Il controllo biologico: un buon inizio per ridurre i pesticidi e salvaguardare il suolo
- Anna Crippa
- 4 ago 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Gli individui della stessa specie si scambiano segnali attraverso composti chimici chiamati ferormoni che sono prodotti dalle ghiandole esocrine e quindi emessi al’esterno del corpo.
I ferormoni possono essere volatili se percepiti da recettori olfattivi o non volatili se, deposti sulla superficie, sono percepiti attraverso le papille gustative.
Alcuni tipi di ormoni provocano effetti fisiologici a lungo termine, mentre altri causano un’immediata risposta comportamentale nell’organismo che li recepisce.
Alcuni esempi di risposta immediata:
· Attrazione sessuale: ferormoni rilasciati dalle femmine che attirano i maschi anche a lunghe distanze (fino ad 1 km).
· Aggregazione: ferormoni che, se rilasciati, portano rapidamente insieme individui della stessa specie.
· Distanza: ferormoni che, se rilasciati, comportano l’allontanamento degli individui della stessa specie.
· Allarme: ferormoni che stimolano la fuga o comportamenti di difesa.
· Traccia: ferormoni rilasciati da alcuni insetti particolari (es. formiche) che segnalano ai conspecifici la posizioni delle fonti alimentari.

I ferormoni possono essere impiegati per:
· Individuare parassiti (come le cimici nei depositi di grano)
· Monitorare la popolazione di insetti: la cattura con trappole permette di stabilire l’inizio del volo, la dimensione della popolazione e il periodo in cui saranno depositate le uova. Questo permette di ottimizzare i tempi e la quantità dei trattamenti.
· Diminuzione dell’accoppiamento: una volta stabilita la struttura chimica del ferormone sessuale, questo può essere sintetizzato e rilasciato sopra e intorno alla coltura. I maschi vengono confusi e non riescono a localizzare le femmine, e quindi non si accoppiano. Questa tecnologia si è rivelata utile soprattutto contro i parassiti di frutta, bacche e cotone.
· Allontanare gli insetti dalla coltura verso una trappola per la cattura di massa.
Quindi, con l’utilizzo di ormoni sintetizzati, si può applicare un importante controllo biologico su determinate specie target (in particolare insetti parassitoidi) senza inquinare le colture e l’ambiente.
A tuo avviso quale uso dei ferormoni -qui sopra indicato- ti sembra il più efficace ed utile? Conosci altri utilizzi possibili dei ferormoni?
Grazie all’importante riduzione degli insetticidi l’uso di ferormoni permette di mantenere un buon livello di biodiversità e ridurre l’inquinamento.
Inoltre l’utilizzo di ferormoni non solo non comporta pericolo per gli addetti ma anche evita che insorga resistenza (ai fitofarmaci utilizzati) tra i fitofagi.
Ovviamente c’è da tener conto che la pratica dell’utilizzo dei ferormoni non è sempre applicabile per tutti i fitofagi e in tutte le località. Per di più alte densità di parassiti non sempre possono essere controllate.
Non va dimenticato poi che i costi iniziali sono molto alti e i tempi di ricerca dei ferormoni giusti sono altrettanto lunghi.
Infine, siccome viene eliminata sempre una sola specie, si potrebbe verificare uno squilibrio dell’ecosistema, portando all’aumento di fitofagi di…
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei ferormoni?